Dove andra lo Spread Italiano?
I risparmiatori potrebbero “egoisticamente” avere già nostalgia degli alti rendimenti pubblici. Quelli che lo Stato italiano era costretto a pagare, ai prestatori di denaro interni e stranieri, per mandare a segno le delicate aste dell’autunno 2011 e altre successive. C’è un interesse particolare (il rendimento del proprio investimento) che non può sorridere dell’indebolimento della credibilità Paese (che – non dimentichiamo – è poi il debitore).
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Articolo scrtitto da Paolo Zucca – Il Sole 24 Ore