La Banca centrale cinese ha tagliato i tassi di interesse per la prima volta dal luglio 2012. Lo ha annunciato la banca, che ha ridotto di 25 punti base il tasso sui depositi a un anno al 2,75% e il tasso sui prestiti a un anno di 40 punti base al 5,6% con effetto da domani. Alcuni operatori hanno definito «una sorpresa» la decisione, attribuita ai problemi peggiori del previsto dell’economia del Paese, che sta segnando i livelli di crescita annuali più bassi degli ultimi 24 anni.
La People’s Bank of China (Pboc) si unisce dunque a Bce e Banca del Giappone nell’adottare nuove misure espansive per rilanciare la crescita.
«È assolutamente la cosa giusta da fare – commenta Wang Tao, chief economista di Ubs a Hong Kong- I tassi di interesse reali sono saliti molto negli ultimi tempi. Questo danneggia il cash flow delle aziende e minaccia di far salire i crediti in sofferenza».
Negli ultimi mesi la Banca centrale aveva cercato di stimolare l’economia con iniezioni di liquidità e tagli alla quota di riserva obbligatoria delle banche commerciali. Il tanto atteso taglio dei tassi invece tardava. Oggi è arrivato, quando pochi se lo aspettavano.