Bce e Fed divergenti. Movimentate la liquidità

assetI recenti segnali lanciati dalla Bce e dalla Fed hanno rialimentato le voci sulle politiche monetarie divergenti tra le due banche centrali più influenti al mondo. Le implicazioni a breve termine per gli investitori prevedono un dollaro più forte, una maggiore volatilità del mercato azionario e maggiori opportunità di trading sui differenziali dei tassi d’interesse chiave. Le conseguenze più a lungo termine si vedranno. Entrambe le implicazioni suggeriscono che gli investitori dovrebbero rivedere il luogo comune secondo il quale il denaro contante sarebbe “uno spreco di risorse” nei loro portafogli.

Dopo l’incontro della settimana scorsa, la Fed ha segnalato che, contrariamente al consenso sulle aspettative di mercato, la riunione di dicembre è ancora incerta sulla possibilità di un rialzo dei tassi, il primo in quasi dieci anni; lo ha fatto implicitamente sminuendo quei timori di instabilità economica e finanziaria globale che avevano frenato la banca centrale americana, ed esplicitamente dicendo che sta valutando «se sarà il caso di alzare il range del target (dei tassi ufficiali Usa) al prossimo incontro».

Tutti segnali in netto contrasto con le dichiarazioni fatte dalla Bce la settimana scorsa: Mario Draghi ha detto che la Banca centrale europea è pronta ad aumentare il suo programma per l’acquisto di titoli su vasta scala per contrastare la debolezza economica e le pressioni deflattive.

 

 

 

 

 

 

 

di Mohamed El-Erian – Il Sole 24 Ore – leggi

Mohamed El-Erian è chief economic adviser di Allianz e presidente del Global Development Council del presidente Obama.
(Traduzione di Francesca Novajra)

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