Petrolio

Era solamente lo scorso febbraio quando il Wti navigava, è proprio il caso di dirlo, in una marea nera attorno ai 26$. Da allora si è passati per un minimo relativo ad inizio aprile attorno ai 36$, per la gioia degli adepti della teoria di Elliot che hanno visto nel grafico del Wti la perfetta rappresentazione grafica della teoria stessa, complice anche la discesa del petrolio, una volta toccato il vertice della quinta onda. Dopo Elliot, non vorrei scomodare Fibonacci, ma date un’occhiata al grafico intraday del Wti il 31 maggio e provate a scoprire perché tirare in ballo Fibonacci non è solo un esercizio di stile. In soccorso alla riflessione, aprite anche un grafico del dollaro canadese. Divisa storicamente correlata positivamente con il prezzo del petrolio, inizia il 31 maggio con una certa debolezza e, generalmente accade nelle giornate in cui il Wti è in discesa, salvo in quest’occasione, quando il future è addirittura in rapida ascesa. Si dice che l’ultimo giorno del mese non sia consigliato per le operazioni di trading intraday. Nervosismo di fine mese? Adeguamento delle posizioni? Lo sarebbe stato se nei tre giorni seguenti, l’1, il 2 e il 3 giugno il future del petrolio Wti, come ci fanno notare i tecnici, non avesse rotto l’argine di una trend line consolidata, corrispondente al nuovo livello creatosi dalla fine della prima decade di maggio in avanti. Accantoniamo analisi tecnica e grafici storici e torniamo ai giorni nostri con una quotazione attorno ai 50$, certo favorita da un dollaro tornato debole e da una crescente domanda globale di greggio. Contemporaneamente notiamo che l’S&P500 abbia ribadito con forza nelle ultime settimane una stretta correlazione con il petrolio che, è sempre bene ricordare, al di sopra di una certa soglia (pari al livello attuale) per una parte importante dell’economia americana significa mancanza di ossigeno e conseguente agonia. Le parole della Yellen sembravano aver indicato una posticipazione del rialzo dei tassi con i mercati americani a toccare nuovi massimi relativi, denotando poca linearità. Per chi ha buona memoria, qualche lustro fa era tutto più semplice: payroll negativo? Borse giù, l’economia non tira. Ora come ora, anche con payroll negativi, si aspetta il “faro Yellen” o per meglio dire un regalo sotto l’ombrellone con tassi ancora a zero e poi poco importa che l’economia vada o meno. In questa prima metà di giugno il sentiment è dominato dal risk-off, che va a tormentare i sonni degli investitori. Saltiamo nuovamente sul treno del petrolio, da sempre sinonimo di ricchezza, di capitalismo, di energia, un elemento che muove l’economia mondiale e che, in parte, la ha resa schiava, portando a guerre sanguinolente pur di poter controllare tale risorsa; certo le recenti tecnologie che ne permettono l’estrazione dalle rocce scisto bituminose (di cui la terra è apparentemente ricca a diverse latitudini, garantendo un potenziale di approvvigionamento per qualche generazione), la realizzazione di automobili che vanno ad energia elettrica e la produzione della stessa senza petrolio, hanno di fatto rallentato la “corsa all’oro nero”, ma non per questo hanno calmato la speculazione: nonostante tutto il petrolio è fermo e saldo sul suo trono di imperatore. Cosa aspettarsi dal futuro è difficile dirlo, anche per i guru in materia che, ragionando in termini di modelli statistico/matematici, stanno perdendo un po’ la trebisonda, schiacciati da una finanza che anche dopo e nonostante la grande crisi continua ad avere un’influenza sostanziale sull’andamento dei mercati. Aggiungiamo a questo la Brexit, il fenomeno Trump, la questione “Isis-Iran” e via discorrendo ed abbiamo tutte le componenti per scrivere il copione di un’estate che vivremo sulle montagne russe, con mercati dapprima sostenuti artificiosamente e subito dopo rovesciati, affossati dai “soliti noti”, perché è l’odore del sangue che attira gli squali.

 

COMPILA IL MODULO
Ti ricontatteremo al più presto

Accetto l'informativa sulla privacy.


Compila i campi per ricevere l'Ebook GRATIS
"COME COSTRUIRSI UNA RENDITA CON IL METODO MGC"

Accetto l'informativa sulla privacy.