La Federal Reserve ha lasciato i tassi di interesse invariati nella fascia compresa tra lo 0,25% e lo 0,50%. La banca centrale americana ha dunque deciso di optare per lo status quo in attesa di avere segnali più chiari sull’evoluzione delle prospettive dell’economia nazionale alla luce del rallentamento globale. I membri del Fomc, il comitato di politica monetaria, hanno inoltre rivisto al ribasso le proiezioni sui tassi d’interesse nel 2016, 2017 e 2018, a conferma della grande prudenza con la quale la banca centrale intende normalizzare la sua politica monetaria. La media delle previsioni ora indica un tasso ufficiale dello 0,875% alla fine del 2016, il che comporta due soli rialzi di un quarto di punto contro i quattri previsti lo scorso dicembre. La Fed ha anche tagliato le stime sulla crescita dell’anno in corso e non ha toccato neppure quelle sull’occupazione. Per il 2016, la Banca centrale attende una crescita del prodotto interno lordo al 2,2%, mentre a dicembre aveva previsto un rialzo del 2,4%.
Quest’anno il tasso di disoccupazione dovrebbe attestarsi al 4,7%, in linea con quanto previsto a dicembre.