Borsa Londra alla conquista dell’Africa

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Il London stock exchange va alla conquista dell’Africa: la Borsa londinese punta ad aumentare il numero di società africane in listino a Londra per sfruttare la forte crescita economica del continente e l’interesse degli investitori istituzionali. «C’è una forte spinta verso l’Africa e soprattutto un forte interesse nella creazione di alleanze con Borse locali – ha spiegato Ibukun Adebayo, co-responsabile dei mercati emergenti dell’Lse in un’intervista al Financial Times –. Stiamo cercando di aumentare la collaborazione con i mercati locali».

 

La Borsa di Londra, che ha già avviato con successo quotazioni congiunte con le Borse di Casablanca, Lagos, Nairobi e il Cairo, intende ora continuare la strategia stringendo accordi con altri listini in Marocco, Egitto, Nigeria e Kenya.

Secondo Adebayo l’Lse intende andare oltre il settore dell’energia, materie prime e miniere al quale appartengono la maggior parte delle imprese africane quotate a Londra e “corteggiare” aziende nel settore finanziario, tecnologico e manufatturiero. Londra punta a fare concorrenza a Dubai, Singapore e Johannesburg, che da tempo cercano di attrarre le molte imprese africane che cercano capitali per finanziare la loro espansione.

Negli ultimi cinque anni 55 società africane hanno fatto il loro debutto in listino a Londra, contro 33 nei cinque anni precedenti. Uno dei successi è stato Atlas Mara, società fondata dall’ex ceo di Barclays Bob Diamond per investire nel settore finanziario in Africa, che ha raccolto 325 milioni di dollari a fine 2013 e altri 300 milioni quest’estate, annunciando una fase di ulteriore espansione.

In aprile c’era stata la prima quotazione congiunta Londra-Lagos della storia con il listing di Seplat Petroleum Development Company che ha raccolto 500 milioni di dollari. Sono otto le societá nigeriane quotate a Londra, ma Adabayo prevede che il loro numero aumenterà presto. La Nigeria ha superato il Sudafrica diventando la maggiore economia del continente.

Adebayo ammette che ci sono timori tra gli investitori della City sulla corporate governance di alcune società africane. Poche settimane fa però Afren, società che fa esplorazione in campo petrolifero, ha sospeso il Ceo e il Coo in attesa dell’esito di un’indagine su pagamenti non autorizzati a dirigenti del gruppo.

 

 

 

 

di Nicol Degli Innocenti leggi su – Il Sole 24 Ore

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