Tecnica di investimento di lungo periodo con analisi economica… Parte 2

Proseguiamo, come anticipato nell’articolo precedente, con alcune tecniche di investimento di lungo periodo.

Avete mai sentito parlare delle medie mobili? Be…se siete dei trader o degli investitori anche alle prime armi, sicuramente si. E allora, perchè non si usa? La risposta è….è troppo semplice.

In effetti la tecnica è molto semplice. Si entra e si esce dal mercato ogni volta che il nostro fondo, ETF o azione interseca la media mobile. Ora ci sorge una domanda: ma a che valore posso mettere la media mobile?…la risposta è: …dipende dal tuo orizzonte temporale di investimento.

Siccome abbiamo parlato di economia generale e di mercati in generale, la media corretta è quella a 200 giorni. Ma potrebbe andar bene anche una media più lunga, 250-300. Questo dipende dal sottostante e dal metodo di investimento e di gestione utilizzato. SI, esatto, una media di 3-4 trimestri è la media utilizzata anche dai fondi per entrare e uscire dal mercato. Come noi insegniamo nei nostri corsi di borsa e trading, bisogna investire in quelle società che riportano utili per almeno 3 trimestri di seguito e le previsioni siano al rialzo. Tratteremo questo in un altro articolo.

In allegato trovate il grafico con media a 200 e 300 giorni con l’ETF di riferimento per il mercato Americano S&P500 degli ultimi 18 anni.

 

 

 

 

 

Una cosa che si nota subito, è che avremmo potuto evitare tutti i crolli e le crisi del mercato soltanto seguendo questo indicatore tecnico. Certo, ci sono molte operazioni fatte chiuse alla pari o in negativo del 3-4%. Ma alla fine il risultato è molto positivo. Ma soprattutto a livello psicologico eravamo molto tranquilli, a dispetto di chi invece ha subito perdite importanti dai sui investimenti.

L’ultima crisi del mercato è stata nel 2008: il mercato ci ha messo 6 anni per raggiungere i valori precedenti. Ma soprattutto 6 anni di pensieri e di opinioni divergenti con il proprio consulente bancario o promotore finanziario che certo non fa l’interesse del proprio cliente, ma l’interesse della propria banca e del prorpio portafoglio. Naturalmente non tutti sono uguali: per fortuna che ci sono anche persone professionali che hanno a cuore gli investimenti dei propri clienti. #MGConsulting

 

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