Atene, Pechino e Fed: le tre incognite

analisi titoli 2Il mese di agosto rischia di iniziare all’insegna della volatilità: oggi i mercati saranno chiamati ad affrontare due importanti prove di forza provenienti contemporaneamente dalla Grecia e dalla Cina, epicentri delle grandi incertezze delle ultime settimane.

Il primo segnale sarà la reazione dei mercati alla pubblicazione avvenuta sabato dell’indice ufficiale cinese dell’attività manifatturiera (Pmi, Manufacturing Purchasing Managers’ Index) che ha confermato il rallentamento dell’economia a luglio: le stime pubblicate una settimana fa avevano indicato un livello dell’indice dei responsabili degli acquisti al 50,1 poco distante da quello ufficiale che si è attestato al 50,0 e più basso di quello di giugno al 50,2: la soglia dei 50 punti separa le rilevazioni di crescita da quelle di recessione e il dato definitivo si trova sul crinale. «L’economia è ancora fragile» ha commentato Haibin Zhu, economista di J.P. Morgan. I mercati hanno già in parte scontato la contrazione del settore industriale della seconda economia mondiale che conferma a luglio la riduzione più ampia degli ultimi 15 mesi. Le vendite sui mercati finanziari cinesi iniziate a giugno sono continuate anche a luglio: nell’ultimo mese la Borsa di Shanghai è arretrata del 14%, mettendo a segno la peggiore performance da agosto 2009.

 

 

 

 

di Mara Monti -leggi su – Il Sole 24 Ore

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