L’analisi economica … parte 2

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Proseguiamo nella nostra serie di articoli incentrati sull’analisi economica per approfondire ulteriormente quanto visto nel precedente articolo: Analisi Economica

Lo facciamo partendo da una spiegazione di cosa sia il Prime Rate o tasso d’interesse primario. Altro non è che il Tasso d’interesse “privilegiato” applicato dagli istituti di credito ai clienti più affidabili e con depositi consistenti, su operazioni d’impiego senza garanzia. Va altresì chiarito che si tratta di un tasso netto, in quanto non comprende altri oneri finanziari usualmente applicati dalle banche a questo tipo di operazioni. Il prime Rate va poi “declinato” in 3 segmenti o tipologie di utilizzo:

  • Quello che abbiamo appena visto, vale a dire il tasso d’interesse applicato ai crediti senza garanzia
  • il tasso per le operazioni di sconto di portafoglio commerciale;
  • il tasso per gli anticipi in euro alle esportazioni.

Infine il prime rate costituisce un elemento di confronto per la valutazione delle condizioni vigenti sul mercato del credito e, pertanto, può rappresentare un tasso di riferimento per il calcolo del rendimento di attività finanziarie indicizzate. Va da sé l’importanza di tale tasso nelle riflessioni sull’analisi dell’andamento economico in un dato momento storico e sulle conseguenti strategie d’investimento.

L’altro caposaldo a cui facevamo riferimento nel nostro articolo precedente è: l’indicatore della FED. Questo perché l’America è l’economia più importante a livello mondiale e da sola può influenzare direttamente o indirettamente le politiche e le economie di molti altri Paesi nel mondo. Seguire l’andamento delle politiche e dell’economia USA significa analizzare gli indicatori macroeconomici che vengono forniti da parte di istituzioni pubbliche e private. Tra questi, ad ogni modo, va sicuramente data priorità ai seguenti:

1.    Prodotto Interno lordo (PIL): fornito dal Dipartimento del Commercio, fornisce una visione abbastanza completa dello stato di salute dell’economia americana. Un PIL in crescita indica un’espansione economica, con conseguente ripercussioni positive sui corsi azionari, mentre una sua riduzione sta a significare una contrazione, con possibili reazioni al ribasso da parte delle borse.

2.    Prezzi alla produzione: fornito dal Dipartimento del Lavoro è l’indice che Misura la variazione nel tempo dei prezzi di un paniere di beni destinati ai produttori nei diversi stadi del processo produttivo, dando indicazione quindi sull’inflazione. Generalizzando, un suo incremento si tradurrebbe in un movimento al ribasso per le borse, poiché significherebbe un possibile, prossimo aumento dei prezzi dei beni al consumo.

3.    Vendite al dettaglio: pubblicato mensilmente, rappresenta un buon indicatore dell’andamento dei consumi, che rimangono il motore dell’economia statunitense. E’ un dato dalle mille interazioni poiché influenza anche altri dati: ad esempio un aumento delle vendite al dettaglio solitamente indica un rafforzamento dell’economia e quindi tassi d’interesse più alti nel breve termine per frenare l’inflazione. In questo scenario sia il mercato azionario che quello valutario potrebbero reagire in modo positivo, mentre quello obbligazionario potrebbe risentirne.

4.    Tasso di disoccupazione: fornito mensilmente dal Dipartimento del Lavoro, offre una visione sullo stato dell’intera economia a stelle e striscie e sui consumi delle famiglie. Risulterà facile comprendere come una riduzione del tasso di disoccupazione si traduca verosimilmente in un rialzo dei valori di borsa, in quanto una minor disoccupazione porta ad un incremento della domanda dei beni che porta con se un incremento generale per l’economia.

Dopo questa abbuffata di indicatori ed indicazioni non ci stancheremo mai di sottolineare e ricordare come, sebbene un indicatore macroeconomico possa indicare un probabile/potenziale futuro andamento dei mercati finanziari, è indispensabile, fondamentale e proficuo completare le proprie analisi con molte altre informazioni, siano esse macro o micro economiche. Restate sintonizzati sul nostro blog per altri approfondimenti! #MGConsulting

 

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